domenica 12 agosto 2012

FONTANA REGALA LA PRIMA MEDAGLIA AL MONDO DELLE DUE RUOTE


L'ultimo giorno delle olimpiadi ha regalato soddisfazioni al mondo delle due ruote grazie all'italiano Marco Aurelio Fontana che è riuscito  a conquistare la medaglia di bronzo nella prova maschile del Cross Country. Sette i giri da coprire sul percorso di Hadleigh Farm a est della capitale britannica in cui la gestione di gara da parte dell'italiano è stata ottima sin dall'inizio. Infatti già dalle prime battute è stato presente nel gruppo di testa andando in fuga insieme allo svizzero Nino Schurter e il ceco Jaroslav Kulhavy. Circa a metà gara si sono riportati avanti anche lo spagnolo Hermida e il sudafricano Stander ma è bastato un attacco deciso del campione ceco a metterli in difficoltà rendendo vano il loro tentativo di lottare per il podio. I tre al comando hanno proseguito la loro azione spingendo a fondo in modo di potersi assicurare la lotta per la medaglia, Fontana in qualche tratto ha perso alcuni metri dallo svizzero e dal ceco ma è sempre riuscito a riportarsi sotto i due al comando tanto che nelle fasi finali di gara si è visto anche guidare l'azione  in seconda posizione. Il destino ha voluto però che proprio nell'ultimo giro quando la rincorsa alla medaglia era sempre più concreta, Fontana perdesse la sella e non potendo cambiare la bici ha dovuto continuare la corsa sempre sui pedali. A quel punto i due al comando hanno preso il largo andando a fare la volata per la medaglia d'oro che è andata al ceco Kulhavy ai danni dello svizzero Schurter che nonostante una gara sempre in testa si è dovuto accontentare dell'argento. Fontana chiude così la gara con 25'' di ritardo dal vincitore e con il grande rammarico di non aver potuto giocarsi le carte vincenti fino alla fine insieme ai suoi compagni di fuga, anche se Jaroslav Kullhavy sembrava davvero imbattibile. Resta comunque la grande soddisfazione di salire sul gradino più basso del podio regalando così non solo la prima medaglia olimpica al ciclismo in questa edizione dei Giochi Olimpici, ma anche la prima medaglia nel Cross Country maschile che con la lunga fuga e l'incidente della sella diventa ancora più leggendaria. Tredicesimo posto per l'altro italiano in gara Gerhard Kerschbauer, al suo esordio olimpico, che ha corso bene considerando anche la giovane età, mentre si è ritirato durante la gara il francese Julien Absalon che aveva vinto l'oro alle olimpiadi di Pechino 2008 e Atene 2004.

Angela Zaccardelli



sabato 11 agosto 2012

L'AZIONE D'ORO DI JULIE BRESSET


La prova Cross Country di Mountain bike femminile è andata alla francese Julie Bresset che ha dominato la corsa attaccando già al secondo dei sei giri previsti dal percorso, chiudendo con un tempo di 1h30'52''. Con lei si sono avvantaggiate la tedesca Sabine Spitz (oro a Pechino 2008), la statunitense Georgia Gould, la britannica Annie Last e la canadese Catharine Pendrel. Al terzo giro proseguono in testa Spritz, Gould e Bresset fino a quando la Spitz cade facendo rallentare la Gould e mentre le altre inseguono dietro, la francese Bresset prosegue in solitaria al traguardo andando a prendersi la medaglia d'oro. Argento per la tedesca Spitz giunta al traguardo con un ritardo di 1'02'' e bronzo per la statunitense Gould in ritardo di 1'08''. L'altoatesina Eva Lechner, unica italiana in gara, è apparsa in ritardo già dai primi giri in cui dalla settima posizione occupata, è scivolata via via in quattordicesima posizione a metà gara, per poi giungere al traguardo solo diciassettesima in ritardo di 6'44'' dalla vincitrice. Domani il Cross Country maschile che andrà a chiudere le prove di ciclismo di questa edizione dei Giochi Olimpici

Angela Zaccardelli

La bici intorno allo sport: quinta puntata #005


 
Eccoci alla quinta puntata della rubrica “La bici intorno allo sport”. Ogni venerdi ci occuperemo di moltissimi temi riguardanti il mondo delle due ruote, con particolare attenzione ai movimenti di ciclomercato e alle inchieste doping.
Ciclomercato
Dopo aver analizzato le situazioni contrattuali dei ciclisti più forti al mondo, in questa puntata vi diremo quali sono le prime ufficialità del ciclomercato 2012. Procederemo squadra per squadra, ma ci soffermeremo solo sulle formazioni che quest’anno hanno militato nel World Tour.
Ag2r-La Mondiale: Carlos Betancur (Acqua & Sapone), Davide Appollonio (Sky), Samuel Dumoulin (Cofidis), Steve Chainel (FDJ)
Astana: Vincenzo Nibali (Liquigas-Cannondale), Valerio Agnoli (Liquigas-Cannondale), Alessandro Vanotti (Liquigas-Cannondale), BranislauSamoilau (Movistar)
BMC-Racing: Daniel Oss (Liquigas-Cannondale), DominikNerz (Liquigas-Cannondale)
Euskaltel-Euskadi: Omar FraileMatarranz (Orbea)
Francais des Jeux-Big Mat: Laurent Pichon (Bretagne-Schuller)
Garmin-Sharp: Rohan Dennis (Jayco– AIS)
Katusha: ---
Lampre-ISD: Luca Wackermann (Mastromarco), Jan Polanc (Radenska)
Liquigas-Cannondale: Matthias Krizek (Marchiol)
Lotto-Belisol: ---
Movistar: ---
Omega Pharma-Quick Step: Pieter Serry (TopsportVlaanderen)
Orica-Greenedge: ---
Rabobank: Lars PetterNordhaug (Sky)
Radioshack-Nissan: ---
Saxo Bank-Tinkoff: Roman Kreuziger (Astana), Nicholas Roche (Ag2r)
Sky: Dario Cataldo (Omega Pharma-QuickStep)
Vacansoleil: MauritzLammertink (JoPiels)

Luca Filipas


ALLA FINE NON CAMBIA NULLA!



Anche in questa edizione dei Giochi olimpici, le contendenti per la medaglia più prestigiosa di questo appuntamento di volley femminile saranno Brasile (campione in carica) e Stati Uniti.
Le americane hanno battuto con un netto 3-0 (25-22/25-20/25-20) le coreane in semifinale, coloro che sono passate sopra alle nostre azzurre nel Quarto di finale.
Mentre dall’altra parte un altro netto 3-0 (25-18/25-15/25-18)contro un Giappone sorprendente, che aveva battuto le temutissime cinesi nei quarti di finale.

Non cambia proprio niente, purtroppo anche quest’anno le azzurre si sono fermate al 5° posto, e in finale ci sono andate le stesse brasiliane e statunitensi.

Per le azzurre forse si parla della fine di un ciclo, quello con Mamma fast, quello con Antonella Del core, che già prima della partenza per Londra ci aveva annunciato del suo ritiro dalla maglia azzurra, forse anche il capitano Eleonora Lo Bianco è alla fine...però io me la terrei ancora per 4 annetti, considerando i suoi 32 anni portati a meraviglia. Come la veterana Francesca Piccinini (33 anni)...anche lei nua colonna che non cede!
Si ripartirà sicuramente dalle giovani Valentina Arrighetti (27 anni e già una veterana quasi...), Lucia e Caterina Bosetti, Giulia Rondon, Noemi Signorile, la giovanissima Giulia Pisani che già promette bene...e via via dicendo!

Bisogna credere in questa Italia! Ci arriverà al vertice e magari anche al podio dell’olimpiade!

Vi ricordo l’appuntamento per la finale del torneo femminile tra Brasile e USA Sabato alle 19.30. Non mancate, ci sarà tanto spettacolo da vendere!

Federica Scaroni

venerdì 10 agosto 2012

STROMBERGS E PAJON D'ORO


L'ultima giornata di Bmx alle olimpiadi di Londra ha visto sfidarsi sia le donne che gli uomini nelle semifinali e poi nelle finali in cui sono state assegnate le medaglie. Le batterie erano suddivise in modo che i primi e i secondi qualificati nei quarti di finale si sfidassero nella prima semifinale, mentre i terzi e i quarti qualificati nei quarti di finale si sfidassero nella seconda. Le manche delle donne sono state abbastanza equilibrate con le favorite Buchanan, Reade e Post nella prima e con Pajon e Walker nella seconda. Ad aggiudicarsi l'oro infatti è stata proprio una delle favorite, la colombiana Mariana Pajon che si è lasciata alle spalle un'altra favorita ovvero la neozelandese Sarah Walker. Medaglia di bronzo invece per la giovane olandese Laura Smulders che si era già qualificata ai quarti con il sesto tempo.



Le semifinali degli uomini vedevano schierati grandi campioni in entrambe le batterie. Nella prima semifinali infatti erano schierati i migliori dei quarti di finali con l'olandese Van der Biezen e lo statunitense Fildes, nella seconda invece i riders che hanno vinto le ultime edizioni dei mondiali ovvero Strombergs, Daudet e Willoughby. E infatti uno dei più forti nonché già medaglia d'oro alle olimpiadi di Pechino 2008, Maris Strombergs, si impone su tutti vincendo la medaglia d'oro battendo l'australiano Sam Willoughby campione del mondo, e il colombiano Oquendo Zabala Carlos Mario. Solo quarto l'olandese Van der Bieze che aveva disputato degli ottimi quarti di finale ieri, tra gli altri favoriti, sfortuna per lo statunitense Connor che è giunto in settima posizione causa caduta, peggio per il francese Daudet che cadendo nella semifinale, non ha potuto prendere parte nella finale. Si concludono così le prove di Bmx che lasciano il testimone all'ultima disciplina del ciclismo in questa edizione delle Olimpiadi, la Mountain Bike.

Angela Zaccardelli

giovedì 9 agosto 2012

FINISCE L'AVVENTURA OLIMPICA DI MANUEL DE VECCHI


L'azzurro Manuel De Vecchi è stato eliminato nei quarti di finale. Faceva parte della terza batteria in cui ha sfidato avversari molto importanti tra cui il francese Daudet, l'australiano Willers e lo statunitense Herman. Cinque le manche in totali, dopo le prime tre i migliori due di ogni batteria avrebbero avuto diretto accesso alle semifinali, mentre gli altri sei avrebbero dovuto giocarsi i due posti rimanenti in altre due manche. La difficoltà maggiore era la perdita di velocità che poteva rallentare gli atleti specialmente negli atterraggi lunghi sulla parte meno ripida del landing. Nelle cinque manche affrontate De Vecchi è riuscito a fare un secondo posto in cui c'è stata anche una caduta del gruppo, due ottave piazze, una quinta e una sesta posizione che non sono bastate per accedere alle semifinali che avranno luogo domani. Nella sua batteria Manuel è giunto a 29 punti a pari merito con Daniel Caluag in ultima posizione distante di 25 punti dal primo in classifica Marc Willers che ha terminato con 4 punti. Domani oltre le semifinali maschili ci saranno anche quelle femminili, per il nostro Manuel la delusione di non essere riuscito a continuare la sua avventura olimpica ma comunque l'onore di essere stato l'unico in grado di rappresentare l'Italia nella BMX.

Angela  Zaccardelli



E' UNA MALEDIZIONE O CI SONO STATI TROPPI ERRORI?


Tanti dicono che i Quarti di Finale sono ormai una maledizione per questa squadra, altri parlano di rinnovamento dello staff, altri ancora parlano della mancanza della forma di numerose atlete...
Insomma, il cammino verso il podio delle nostre azzurre del volley svanisce ancora una volta, dopo Atene 2004 e Pechino 2008, ai quarti di finale.
Siamo state battute da una Corea, o forse è meglio, da una Kim che ha fatto la differenza!
Ma perché paragonare o parlare dell’inferiorità di questa Italia rispetto a questo importantissimo torneo? Perché non guardiamo le giocatrici che abbiamo in campo? La palleggiatrice più forte al mondo come Eleonora Lo Bianco, la classe delle nostre veterane Piccinini, Del Core, Gioli. La grinta di Valentina Arrighetti, i recuperi di Paola Croce e le ottime difese di Lucia Bosetti. E allora perché non riusciamo mai ad arrivare ad una medaglia olimpica?

E dunque si chiude con un bruttissimo 3-1, a favore della Corea, il sogno Olimpico delle nostre ragazze.
Ieri sera c’è stata molta amarezza nei loro occhi, c’era tutta la voglia di una semifinale, c’erano le possibilità, la grinta, la determinazione.
Non è bastata infatti la carica che da Valentina Arrighetti ad ogni punto, o la precisione del capitano Leo lo Bianco che ha un feeling perfetto con Simona Gioli. La forza di Carolina Costagrande.

ITALIA 1 – 3 COREA DEL SUD (25-18/21-25/20-25/18-25)

Il primo set è stato tutto nostro! Abbiamo messo in difficoltà molto la Corea in battuta e anche la Kim è stata tenuta bene. Bene Bosetti e Carolina Costagrande, grazie alla solita mano di Eleonora lo Bianco.
E grazie un po’ a tutte, tutte ci hanno messo la loro esperienza per conquistarsi il primo set 25-18 (che non è poco!).

Il sestetto in campo non cambia, Massimo Barbolini cerca continuità e fluidità nel gioco. Evidentemente l’emozione di essere passate in vantaggio delle azzurre, o il risveglio improvviso della Corea ha fermato le campionesse fresche della World Cup dello scorso autunno e le ha condotte a numerosi errori. Quindi, portate da una presentissima Kim Yeoun Koung, potente e devastante in attacco e brava in difesa (per lei infatti 28 punti nella partita).
Grazie a lei e alla mancanza in campo delle azzurre la Corea ci raggiunge in parità con un 25-21.

Il terzo è tutta un’altra storia rispetto al primo che le azzurre hanno conquistato con coraggio e dignità. In questo terzo set, che vale il passaggio in vantaggio di una delle due formazioni, le azzurre sembrano non crederci più, perse, diventano prevedibili e poco efficaci, per questo Barbolini si gioca la carta Piccinini per Costagrande. Forse si migliora il gioco, ma non basta questo cambio per ribaltare la situazione...
Così, sempre la stessa situazione del set precedente! E si va sul 2-1 per le Sud Coreane.

Poi hanno iniziato a ricevere alla perfezione, il gioco è diventato sempre più pesante e difficile per noi, si poteva giocare sulle palle più facili, quelle che siamo capaci a fare, sfruttare tutte le parti d’attacco anche quelle tenute più allo scuro (una veloce al centro per l’Arrighetti, un attacco di seconda linea per Lucia Bosetti...); si poteva fare tanto! Non siamo state lucide e capaci di guardarci in faccia e dirci: “Ragazze, dall’altra parte della rete non c’è una squadra imbattibile, non siamo venute qua per perdere e fermarci ancora una volta qua; ma la vogliamo una medaglia?”.
Inutile girarci e rigirarci attorno, vanno dati i meriti alla Corea, ma non ci fermeremo e non dobbiamo fermarci di credere nella nostra nazionale....
Verrà rinnovata? Sicuramente molte giocatrici non reggono più alla loro età il ritmo di questa pallavolo ad alti livelli, altre ragazze vogliono una famiglia; dello staff non si sa molto, Barbolini smetterà di allenare la squadra nazionale e andrà a seguire il Galatasaray di Istanbul, il club che avrà Eleonora Lo Bianco e Simona Gioli come protagoniste.

Un’Italia che non deve essere dimenticata dopo questa mancata medaglia. È difficile motivare questa brutta sconfitta, magari tra un po’ se ne potrà parlare faccia a faccia con le stesse protagoniste...
Per adesso ringrazio le ragazze che ci hanno resi orgogliosi di tifare questa squadra! Vi aspettiamo a Rio 2016 ragazze!

Federica Scaroni