La seconda giornata di prove dell'Omnium era iniziata bene per il nostro Elia Viviani ed è proseguita ancora meglio nella prova pomeridiana dello Scratch, ma alla fine il sogno di conquistare una medaglia si è infranto. Si è cominciato in mattinata con l'Inseguimento, prima prova vinta dal danese Hansen seguito dal britannico Clancy che era favorito per questa prova, mentre terzo è giunto l'australiano O'Shea che passa al comando della generale provvisoria con 17 punti. A questo punto Viviani che è arrivato settimo, dal secondo posto in cui si trovava in precedenza scende in quarta posizione con 20 punti. Si prosegue nel pomeriggio con lo Scratch che più si addice all'italiano. In questa prova infatti, Elia si esprime al meglio riuscendo anche ad avvantaggiarsi con un gruppo di altri sette corridori conquistando un giro. A quarantacinque giri dal termine c'è stata la caduta di Hansen che però è riuscito a rientrare, mentre a dieci giri dalla fine la corsa si decide con l'attacco del canadese Bell che si porta avanti insieme allo spagnolo Teurel, i due sono seguiti dal quartetto composto da Viviani, Clancy, Kluge e Coquard. Bell vince la prova ma la cosa importante è che guardando la generale provvisoria, Viviani balza al comando a pari punti con Hansen e Coquard. In serata c'è grande attesa e tensione per l'ultima prova a chilometro, quella più ostica di giornata che andrà a decidere il podio finale. Viviani sarà l'ultimo dell batteria e partirà in coppia con Hansen, ma nonostante il vantaggio di partire per ultimo quando ormai la situazione generale è grossomodo delineata, le speranze si spengono definitivamente. Elia Viviani infatti deve accontentarsi del nono posto nell'ordine di arrivo con un tempo di 1'04''239 scivolando alla sesta posizione della classifica finale dell'Omnium. L'ultima prova è stata vinta dal britannico Clancy con un tempo insuperabile di 1'00''981, secondo tempo per il giovane Hansen che va così a vincere la classifica finale. Podio completato dal francese Coquard e il britannico Clancy, solo quinto l'australiano O'Shea da cui molti si aspettavano di più. Per noi resta la consapevolezza del coraggio di Viviani di prendersi tutte le responsabilità di un intero Paese essendo l'unico italiano in gara nelle prove su pista dando a tutti un motivo per sentirsi più partecipe con il tifo e la passione in questa specialità su cui l'Italia dovrebbe investire di più. Di seguito la classifica finale dell'Omnium:
1 HANSEN Lasse Norman 27
2 COQUARD Bryan 29
3 CLANCY Edward 30
4 KLUGE Roger 33
5 O'SHEA Glenn 34
6 VIVIANI Elia 34
2 COQUARD Bryan 29
3 CLANCY Edward 30
4 KLUGE Roger 33
5 O'SHEA Glenn 34
6 VIVIANI Elia 34
Oltre all'Omnium ci sono state anche le qualifiche per la velocità femminile in cui la favorita, la britannica Victoria Pendleton, piazza subito il record olimpico con 10''724 seguita dalla sfidante Anna Maers che segna un tempo più alto di soli 8 centesimi di secondo, mentre nei quarti di finale di velocità maschile, Grégory Baugé ha eliminato il tedesco Foerstmann. Grande sopresa per l'atleta del Trinidad e Tobago, Njisane Philip, che accede alle semifinali dove sfiderà il favorito Jason Kenny; le medaglie quindi verranno assegnate domani.
Angela Zaccardelli
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