domenica 12 agosto 2012

FONTANA REGALA LA PRIMA MEDAGLIA AL MONDO DELLE DUE RUOTE


L'ultimo giorno delle olimpiadi ha regalato soddisfazioni al mondo delle due ruote grazie all'italiano Marco Aurelio Fontana che è riuscito  a conquistare la medaglia di bronzo nella prova maschile del Cross Country. Sette i giri da coprire sul percorso di Hadleigh Farm a est della capitale britannica in cui la gestione di gara da parte dell'italiano è stata ottima sin dall'inizio. Infatti già dalle prime battute è stato presente nel gruppo di testa andando in fuga insieme allo svizzero Nino Schurter e il ceco Jaroslav Kulhavy. Circa a metà gara si sono riportati avanti anche lo spagnolo Hermida e il sudafricano Stander ma è bastato un attacco deciso del campione ceco a metterli in difficoltà rendendo vano il loro tentativo di lottare per il podio. I tre al comando hanno proseguito la loro azione spingendo a fondo in modo di potersi assicurare la lotta per la medaglia, Fontana in qualche tratto ha perso alcuni metri dallo svizzero e dal ceco ma è sempre riuscito a riportarsi sotto i due al comando tanto che nelle fasi finali di gara si è visto anche guidare l'azione  in seconda posizione. Il destino ha voluto però che proprio nell'ultimo giro quando la rincorsa alla medaglia era sempre più concreta, Fontana perdesse la sella e non potendo cambiare la bici ha dovuto continuare la corsa sempre sui pedali. A quel punto i due al comando hanno preso il largo andando a fare la volata per la medaglia d'oro che è andata al ceco Kulhavy ai danni dello svizzero Schurter che nonostante una gara sempre in testa si è dovuto accontentare dell'argento. Fontana chiude così la gara con 25'' di ritardo dal vincitore e con il grande rammarico di non aver potuto giocarsi le carte vincenti fino alla fine insieme ai suoi compagni di fuga, anche se Jaroslav Kullhavy sembrava davvero imbattibile. Resta comunque la grande soddisfazione di salire sul gradino più basso del podio regalando così non solo la prima medaglia olimpica al ciclismo in questa edizione dei Giochi Olimpici, ma anche la prima medaglia nel Cross Country maschile che con la lunga fuga e l'incidente della sella diventa ancora più leggendaria. Tredicesimo posto per l'altro italiano in gara Gerhard Kerschbauer, al suo esordio olimpico, che ha corso bene considerando anche la giovane età, mentre si è ritirato durante la gara il francese Julien Absalon che aveva vinto l'oro alle olimpiadi di Pechino 2008 e Atene 2004.

Angela Zaccardelli



sabato 11 agosto 2012

L'AZIONE D'ORO DI JULIE BRESSET


La prova Cross Country di Mountain bike femminile è andata alla francese Julie Bresset che ha dominato la corsa attaccando già al secondo dei sei giri previsti dal percorso, chiudendo con un tempo di 1h30'52''. Con lei si sono avvantaggiate la tedesca Sabine Spitz (oro a Pechino 2008), la statunitense Georgia Gould, la britannica Annie Last e la canadese Catharine Pendrel. Al terzo giro proseguono in testa Spritz, Gould e Bresset fino a quando la Spitz cade facendo rallentare la Gould e mentre le altre inseguono dietro, la francese Bresset prosegue in solitaria al traguardo andando a prendersi la medaglia d'oro. Argento per la tedesca Spitz giunta al traguardo con un ritardo di 1'02'' e bronzo per la statunitense Gould in ritardo di 1'08''. L'altoatesina Eva Lechner, unica italiana in gara, è apparsa in ritardo già dai primi giri in cui dalla settima posizione occupata, è scivolata via via in quattordicesima posizione a metà gara, per poi giungere al traguardo solo diciassettesima in ritardo di 6'44'' dalla vincitrice. Domani il Cross Country maschile che andrà a chiudere le prove di ciclismo di questa edizione dei Giochi Olimpici

Angela Zaccardelli

La bici intorno allo sport: quinta puntata #005


 
Eccoci alla quinta puntata della rubrica “La bici intorno allo sport”. Ogni venerdi ci occuperemo di moltissimi temi riguardanti il mondo delle due ruote, con particolare attenzione ai movimenti di ciclomercato e alle inchieste doping.
Ciclomercato
Dopo aver analizzato le situazioni contrattuali dei ciclisti più forti al mondo, in questa puntata vi diremo quali sono le prime ufficialità del ciclomercato 2012. Procederemo squadra per squadra, ma ci soffermeremo solo sulle formazioni che quest’anno hanno militato nel World Tour.
Ag2r-La Mondiale: Carlos Betancur (Acqua & Sapone), Davide Appollonio (Sky), Samuel Dumoulin (Cofidis), Steve Chainel (FDJ)
Astana: Vincenzo Nibali (Liquigas-Cannondale), Valerio Agnoli (Liquigas-Cannondale), Alessandro Vanotti (Liquigas-Cannondale), BranislauSamoilau (Movistar)
BMC-Racing: Daniel Oss (Liquigas-Cannondale), DominikNerz (Liquigas-Cannondale)
Euskaltel-Euskadi: Omar FraileMatarranz (Orbea)
Francais des Jeux-Big Mat: Laurent Pichon (Bretagne-Schuller)
Garmin-Sharp: Rohan Dennis (Jayco– AIS)
Katusha: ---
Lampre-ISD: Luca Wackermann (Mastromarco), Jan Polanc (Radenska)
Liquigas-Cannondale: Matthias Krizek (Marchiol)
Lotto-Belisol: ---
Movistar: ---
Omega Pharma-Quick Step: Pieter Serry (TopsportVlaanderen)
Orica-Greenedge: ---
Rabobank: Lars PetterNordhaug (Sky)
Radioshack-Nissan: ---
Saxo Bank-Tinkoff: Roman Kreuziger (Astana), Nicholas Roche (Ag2r)
Sky: Dario Cataldo (Omega Pharma-QuickStep)
Vacansoleil: MauritzLammertink (JoPiels)

Luca Filipas


ALLA FINE NON CAMBIA NULLA!



Anche in questa edizione dei Giochi olimpici, le contendenti per la medaglia più prestigiosa di questo appuntamento di volley femminile saranno Brasile (campione in carica) e Stati Uniti.
Le americane hanno battuto con un netto 3-0 (25-22/25-20/25-20) le coreane in semifinale, coloro che sono passate sopra alle nostre azzurre nel Quarto di finale.
Mentre dall’altra parte un altro netto 3-0 (25-18/25-15/25-18)contro un Giappone sorprendente, che aveva battuto le temutissime cinesi nei quarti di finale.

Non cambia proprio niente, purtroppo anche quest’anno le azzurre si sono fermate al 5° posto, e in finale ci sono andate le stesse brasiliane e statunitensi.

Per le azzurre forse si parla della fine di un ciclo, quello con Mamma fast, quello con Antonella Del core, che già prima della partenza per Londra ci aveva annunciato del suo ritiro dalla maglia azzurra, forse anche il capitano Eleonora Lo Bianco è alla fine...però io me la terrei ancora per 4 annetti, considerando i suoi 32 anni portati a meraviglia. Come la veterana Francesca Piccinini (33 anni)...anche lei nua colonna che non cede!
Si ripartirà sicuramente dalle giovani Valentina Arrighetti (27 anni e già una veterana quasi...), Lucia e Caterina Bosetti, Giulia Rondon, Noemi Signorile, la giovanissima Giulia Pisani che già promette bene...e via via dicendo!

Bisogna credere in questa Italia! Ci arriverà al vertice e magari anche al podio dell’olimpiade!

Vi ricordo l’appuntamento per la finale del torneo femminile tra Brasile e USA Sabato alle 19.30. Non mancate, ci sarà tanto spettacolo da vendere!

Federica Scaroni

venerdì 10 agosto 2012

STROMBERGS E PAJON D'ORO


L'ultima giornata di Bmx alle olimpiadi di Londra ha visto sfidarsi sia le donne che gli uomini nelle semifinali e poi nelle finali in cui sono state assegnate le medaglie. Le batterie erano suddivise in modo che i primi e i secondi qualificati nei quarti di finale si sfidassero nella prima semifinale, mentre i terzi e i quarti qualificati nei quarti di finale si sfidassero nella seconda. Le manche delle donne sono state abbastanza equilibrate con le favorite Buchanan, Reade e Post nella prima e con Pajon e Walker nella seconda. Ad aggiudicarsi l'oro infatti è stata proprio una delle favorite, la colombiana Mariana Pajon che si è lasciata alle spalle un'altra favorita ovvero la neozelandese Sarah Walker. Medaglia di bronzo invece per la giovane olandese Laura Smulders che si era già qualificata ai quarti con il sesto tempo.



Le semifinali degli uomini vedevano schierati grandi campioni in entrambe le batterie. Nella prima semifinali infatti erano schierati i migliori dei quarti di finali con l'olandese Van der Biezen e lo statunitense Fildes, nella seconda invece i riders che hanno vinto le ultime edizioni dei mondiali ovvero Strombergs, Daudet e Willoughby. E infatti uno dei più forti nonché già medaglia d'oro alle olimpiadi di Pechino 2008, Maris Strombergs, si impone su tutti vincendo la medaglia d'oro battendo l'australiano Sam Willoughby campione del mondo, e il colombiano Oquendo Zabala Carlos Mario. Solo quarto l'olandese Van der Bieze che aveva disputato degli ottimi quarti di finale ieri, tra gli altri favoriti, sfortuna per lo statunitense Connor che è giunto in settima posizione causa caduta, peggio per il francese Daudet che cadendo nella semifinale, non ha potuto prendere parte nella finale. Si concludono così le prove di Bmx che lasciano il testimone all'ultima disciplina del ciclismo in questa edizione delle Olimpiadi, la Mountain Bike.

Angela Zaccardelli

giovedì 9 agosto 2012

FINISCE L'AVVENTURA OLIMPICA DI MANUEL DE VECCHI


L'azzurro Manuel De Vecchi è stato eliminato nei quarti di finale. Faceva parte della terza batteria in cui ha sfidato avversari molto importanti tra cui il francese Daudet, l'australiano Willers e lo statunitense Herman. Cinque le manche in totali, dopo le prime tre i migliori due di ogni batteria avrebbero avuto diretto accesso alle semifinali, mentre gli altri sei avrebbero dovuto giocarsi i due posti rimanenti in altre due manche. La difficoltà maggiore era la perdita di velocità che poteva rallentare gli atleti specialmente negli atterraggi lunghi sulla parte meno ripida del landing. Nelle cinque manche affrontate De Vecchi è riuscito a fare un secondo posto in cui c'è stata anche una caduta del gruppo, due ottave piazze, una quinta e una sesta posizione che non sono bastate per accedere alle semifinali che avranno luogo domani. Nella sua batteria Manuel è giunto a 29 punti a pari merito con Daniel Caluag in ultima posizione distante di 25 punti dal primo in classifica Marc Willers che ha terminato con 4 punti. Domani oltre le semifinali maschili ci saranno anche quelle femminili, per il nostro Manuel la delusione di non essere riuscito a continuare la sua avventura olimpica ma comunque l'onore di essere stato l'unico in grado di rappresentare l'Italia nella BMX.

Angela  Zaccardelli



E' UNA MALEDIZIONE O CI SONO STATI TROPPI ERRORI?


Tanti dicono che i Quarti di Finale sono ormai una maledizione per questa squadra, altri parlano di rinnovamento dello staff, altri ancora parlano della mancanza della forma di numerose atlete...
Insomma, il cammino verso il podio delle nostre azzurre del volley svanisce ancora una volta, dopo Atene 2004 e Pechino 2008, ai quarti di finale.
Siamo state battute da una Corea, o forse è meglio, da una Kim che ha fatto la differenza!
Ma perché paragonare o parlare dell’inferiorità di questa Italia rispetto a questo importantissimo torneo? Perché non guardiamo le giocatrici che abbiamo in campo? La palleggiatrice più forte al mondo come Eleonora Lo Bianco, la classe delle nostre veterane Piccinini, Del Core, Gioli. La grinta di Valentina Arrighetti, i recuperi di Paola Croce e le ottime difese di Lucia Bosetti. E allora perché non riusciamo mai ad arrivare ad una medaglia olimpica?

E dunque si chiude con un bruttissimo 3-1, a favore della Corea, il sogno Olimpico delle nostre ragazze.
Ieri sera c’è stata molta amarezza nei loro occhi, c’era tutta la voglia di una semifinale, c’erano le possibilità, la grinta, la determinazione.
Non è bastata infatti la carica che da Valentina Arrighetti ad ogni punto, o la precisione del capitano Leo lo Bianco che ha un feeling perfetto con Simona Gioli. La forza di Carolina Costagrande.

ITALIA 1 – 3 COREA DEL SUD (25-18/21-25/20-25/18-25)

Il primo set è stato tutto nostro! Abbiamo messo in difficoltà molto la Corea in battuta e anche la Kim è stata tenuta bene. Bene Bosetti e Carolina Costagrande, grazie alla solita mano di Eleonora lo Bianco.
E grazie un po’ a tutte, tutte ci hanno messo la loro esperienza per conquistarsi il primo set 25-18 (che non è poco!).

Il sestetto in campo non cambia, Massimo Barbolini cerca continuità e fluidità nel gioco. Evidentemente l’emozione di essere passate in vantaggio delle azzurre, o il risveglio improvviso della Corea ha fermato le campionesse fresche della World Cup dello scorso autunno e le ha condotte a numerosi errori. Quindi, portate da una presentissima Kim Yeoun Koung, potente e devastante in attacco e brava in difesa (per lei infatti 28 punti nella partita).
Grazie a lei e alla mancanza in campo delle azzurre la Corea ci raggiunge in parità con un 25-21.

Il terzo è tutta un’altra storia rispetto al primo che le azzurre hanno conquistato con coraggio e dignità. In questo terzo set, che vale il passaggio in vantaggio di una delle due formazioni, le azzurre sembrano non crederci più, perse, diventano prevedibili e poco efficaci, per questo Barbolini si gioca la carta Piccinini per Costagrande. Forse si migliora il gioco, ma non basta questo cambio per ribaltare la situazione...
Così, sempre la stessa situazione del set precedente! E si va sul 2-1 per le Sud Coreane.

Poi hanno iniziato a ricevere alla perfezione, il gioco è diventato sempre più pesante e difficile per noi, si poteva giocare sulle palle più facili, quelle che siamo capaci a fare, sfruttare tutte le parti d’attacco anche quelle tenute più allo scuro (una veloce al centro per l’Arrighetti, un attacco di seconda linea per Lucia Bosetti...); si poteva fare tanto! Non siamo state lucide e capaci di guardarci in faccia e dirci: “Ragazze, dall’altra parte della rete non c’è una squadra imbattibile, non siamo venute qua per perdere e fermarci ancora una volta qua; ma la vogliamo una medaglia?”.
Inutile girarci e rigirarci attorno, vanno dati i meriti alla Corea, ma non ci fermeremo e non dobbiamo fermarci di credere nella nostra nazionale....
Verrà rinnovata? Sicuramente molte giocatrici non reggono più alla loro età il ritmo di questa pallavolo ad alti livelli, altre ragazze vogliono una famiglia; dello staff non si sa molto, Barbolini smetterà di allenare la squadra nazionale e andrà a seguire il Galatasaray di Istanbul, il club che avrà Eleonora Lo Bianco e Simona Gioli come protagoniste.

Un’Italia che non deve essere dimenticata dopo questa mancata medaglia. È difficile motivare questa brutta sconfitta, magari tra un po’ se ne potrà parlare faccia a faccia con le stesse protagoniste...
Per adesso ringrazio le ragazze che ci hanno resi orgogliosi di tifare questa squadra! Vi aspettiamo a Rio 2016 ragazze!

Federica Scaroni


mercoledì 8 agosto 2012

PRIMA GIORNATA DI BMX ALLE OLIMPIADI DI LONDRA


Dopo la strada e la pista, è tempo di fuoristrada alle olimpiadi di Londra. Esordiscono oggi i piloti per le prime qualifiche della BMX femminile e maschile. Il tracciato ha presentato alcune difficoltà per quasi tutti gli atleti che hanno avuto alcuni problemi con gli atterraggi e in particolare con l'ultima linea che è stata terreno di imprecisioni e cadute, tra le più rovinose quella del lettone Treimanis e della statunitense Crain, che è rimasta per un po' a terra, anche se non hanno riscontrato fortunatamente problemi gravi. Hanno iniziato le donne nel primo pomeriggio e la migliore è stata l'australiana Caroline Buchanan che si è dimostrata la più forte e combattiva, con un tempo di 38.434, a seguire un'altra australiana Sara Walker e al terzo posto Mariana Pajon. Da segnalare il sesto tempo per la più giovane del gruppo,  l'olandese Laura Smulder. Di seguito sono partiti gli uomini con  l'unico rappresentante del tricolore Manuel De Vecchi. Il miglior tempo è stato segnato dall'olandese Raymond Van der Biezen, dietro di lui il francese Joris Daudet e l'altro olandese Twan Van Gendt. Diciottesimo posto invece per il nostro De Vecchi che aveva affrontato una buona prima parte del tracciato confermandosi settimo assoluto nell'intermedio, ma gli errori commessi nell'ultimo rettilineo hanno fatto si che scivolasse al diciottesimo posto con un tempo finale di 39.385 a 1.606 secondi dal migliore. Domani la Bmx proseguirà con i quarti di finale che si divideranno in cinque manche in cui De Vecchi sfiderà Joris Daudet, Nicholas Long, Marc Willers, David Herman, Roger Rinderknecht, Ernesto Pizarro e Daniel Caluag.

Angela Zaccardelli



martedì 7 agosto 2012

HOY FENOMENALE FA RECORD DI MEDAGLIE D'ORO NELL'ULTIMA GIORNATA SU PISTA


Il britannico Chris Hoy con uno sprint di potenza lungo due giri, si aggiudica la medaglia d'oro nel Keirin uomini facendo arrivare così la sua nazione a quota sette  medaglie eguagliando il numero di quelle conquistate a Pechino 2008. L'argento va al tedesco Maximialin Levy, mentre il bronzo viene assegnato sia al neozelandese Simon Van Velthoolen che all'olandese Teun Mulder perché la ruota lenticolare di Levy ha impedito alla giuria di stabilire quale dei due avesse tagliato per primo il traguardo. Con questo sesto oro Chris Hoy batte il record di medaglie fino ad oggi detenuto dall'atleta Steve Redgrave.



L'australiana Anna Meares batte per due sprint a  zero la Britannica Victoria Pendleton. Nella prima volata la padrona di casa era stata relegata dalla giuria perché aveva superato la linea rossa ostacolando l'avversaria Anna Meares che la stava superando. La medaglia di bronzo è stata vinta dalla cinese Shuang Guo che si conferma l'unica atleta ad aver vinto una medaglia per ogni specialità.



Infine la britannica Laura Trott si aggiudica la classifica finale dell'Omnium donne dopo aver vinto la prova del giro lanciato dell'inseguimento e dei 500 metri. Distanziata di un solo punto in classifica si aggiudica l'argento la sua diretta avversaria, la statunitense Sara Hammer che vince l'inseguimento individuale. Termina al gradino più basso del podio l'australiana Annette Edmondson con  sei punti in più della Trott, vincendo lo Scratch.

Termina così l'avventura su pista dei Giochi Olimpici di Londra con la Gran Bretagna che ha fatto il bottino grosso conquistando l'oro in quasi tutti i titoli in palio. Il ciclismo proseguirà con le prove di BMX e Mountain Bike nelle giornate che seguono.

Angela Zaccardelli

lunedì 6 agosto 2012

CONTINUA IL DOMINIO DEI PADRONI DI CASA NELLA PISTA


Il britannico Jason kenny è il nuovo campione olimpico della velocità uomini battendo il francese Grégory Baugé per due sprint a zero , bronzo all’australiano Shane Perkins che domina anche lui con due sprint a zero su Nijsane Philip del Trinidad e Tobago. Per il favorito Kenny è il secondo oro in questa Olimpiade dopo quello vinto nella velocità a squadre.

Nella velocità donne invece si sono delineate le sfidanti della semifinale che avrà luogo domani. Ovviamente le atlete che sono passate sono le stesse che nelle qualifiche avevano fatto i miglior tempi, da una parte quindi si sfideranno la britannica Victoria Pendleton con la tedesca Kristina Vogel, mentre dall’altra si scontreranno l’australiana Anna Maers con la cinese Shuan Guo.

Nella prima giornata dell’Omnium femminile si sono disputate le tre prove, ovvero il Giro Lanciato, la Corsa a punti e l’Eliminazione come è stato anche per l’Omnium maschile. La Britannica Laura Trott ha vinto sia il Giro lanciato che l’Eliminazione mentre ha ottenuto solo un decimo posto nella Corsa a punti. La statunitense Sara Hammer ha fatto quinta nel Giro lanciato e nella Corsa a punti mentre è arrivata seconda nell’Eliminazione. Le due atlete quindi si trovano a pari merito con dodici punti prime nella classifica generale provvisoria, seguite da Anne Edomndson con diciassette punti e Tara Whitten con diciotto punti. Domani, nell’ultima giornata di ciclismo su pista sarano assegnate le ultime medaglie rimanenti.

Permettetemi adesso un piccolo sfogo che non riguarda gli atleti e le prove disputate nel velodromo inglese e per questo potrebbe essere considerato da alcuni inopportuno, ma mi sento di fare visto che  ha a che fare con la dignità del ciclismo e dei ciclisti in generale. Vista la notizia della positività all'Epo di Alex Schwarzer di cui abbiamo già parlato nel nostro blog, nella diretta del Tg Olimpico su Rai2, il giornalista Rai Bragagna si è permesso di affermare le seguenti parole: '' è vero che Alex praticava ciclismo, sport di cui è uso... pareva anche che ne fosse venuto fuori proprio per certe ragioni...'' Allora mi domando e mi stupisco di come certe persone così poco professionali possano fare i giornalisti in tv... Il ciclismo è sempre tirato in ballo in ogni caso, adesso anche per giustificare casi di doping presenti in altri sport. Perché invece non si dice mai che il ciclismo è lo sport più controllato con atleti sempre umili e disponibili al contrario di molti altri sport? Perché non si dice che il doping è un problema dello sport in generale e non del ciclismo? In questo modo si spera di  combatterlo? Le parole di oggi sono lo specchio di un filo di pensiero ormai vecchio che esprime solo vergogna e ignoranza, che diffama ancora una volta i ciclisti che fanno il proprio lavoro con sacrifici e determinazione e offende tutti gli appassionati e tifosi che fanno parte di questo splendido sport orgogliosamente!


Angela Zaccardelli


SCHWAZER POSITIVO ALL' EPO


La notizia è una di quelle che fanno male. Il campione olimpico della 50 chilometri di marcia, Alex Schwazer, è stato trovato positivo all’Epo in un controllo nel periodo pre-olimpico. La voce è arrivata da Londra tramite un comunicato pubblicato sul sito del Coni nel tardo pomeriggio italiano. Ed è una di quelle notizie che non si vorrebbero mai sentire visto che il marciatore altoatesino era la più grande speranza azzurra di medaglia nell’atletica leggera. L’olimpionico, oro a Pechino 2008, sarebbe risultato positivo all’Epo: la lettera della Wada consegnata al Coni parla di marker o metaboliti dell’Epo in un test a sorpresa in periodo preolimpico, probabilmente il 30 giugno a Livigno. Ora si attendono le controanalisi.

Il presidente del Coni, Giovanni Petrucci, in accordo con il capo delegazione Raffaele Pagnozzi, ha disposto “l'esclusione immediata dalla squadra”. Sul comunicato si legge che l’atleta ha ricevuto nel primo pomeriggio di oggi “una notifica di esito positivo di un controllo antidoping disposto precedentemente dalla Wada. Il capogruppo della disciplina interessata è stato prontamente informato dal Coni per gli adempimenti di conseguenza”.

Luca Filipas

LA PRIMA SCONFITTA HA PORTATO LA KOREA AI QUARTI


Non è stato troppo pesante il risultato di ieri contro la Russia, quello che avrebbe assegnato il primo posto del girone alla vincitrice. Le nostre azzurre hanno giocato bene, si è visto durante tutta la partita, ma non è bastato per chiudere definitivamente i conti contro le russe.

ITA 2 – 3 RUSSIA (28-26/19-25/25-22/16-25/11-15).

A inizio partita c’era sicuramente da chiarire se il nostro capitano Eleonora Lo Bianco avrebbe giocato fin dal primo set, e così è stato, è lei che ha condotto la squadra all’ultimo set, il tie break. 

La squadra in campo non cambia, Lo Bianco in regia, Arrighetti e Gioli al centro, Del Core, Costagrande e Lucia Bosetti a schiacciare e difendere e il libero Paola Croce.
Si parte subito con una marcia in più rispetto alle avversarie russe e arriviamo 8-3 al primo timeout tecnico.
Eleonora Lo Bianco doveva mettere in difficoltà le avversarie cercando di smarcarle a muro e lasciando liberi alcuni spazi del campo avversario. E altro obbiettivo importante per noi, era sicuramente mettere in difficoltà in ricezione e devo dire che ci siamo riuscite abbastanza bene. 
Si arriva punto a punto fino al 24-21 per la Russia, che però non riuscendo a chiudere viene recuperata dalle azzurre e superata. Vince cos il primo set la squadra di Massimo Barbolini.

Si riparte sicuramente con il set vinto messo in cassaforte, ma senza la marcia in più che avevamo messo nel primo. Rimaniamo sempre attaccate alle avversarie e ci portiamo a una sola distanza dalle russe al primo timeout tecnico (7-8) del secondo set. Una buona Valentina Arrighetti a muro e Lucia Bosetti che mette a terra tutto quello che le si offre. Spinta dalla “grande” Gamova, la Russia conduce bene in questo secondo set, in cui le nostre ragazze vengono messe in difficoltà soprattutto in difesa, bloccate dagli alti muri russi che portano alla chiusura del secondo parziale per 19-25.

Il terzo set è tutto per l’Italia, inseriamo di nuovoquella marcia che nel primo set ci aveva portato alla vittoria e spingiamo fino alla fine. Grazie a Simona Gioli che sicuramente ha sempre una buonissima intesa con la “regista” Eleonora Lo Bianco e la solita Carolina Costagrande, arriva la chiusura anche del terzo set per 25-22. Le azzurre più marcate sono Antonella Del Core e Valentina Arrighetti, quest’ultima che rende sicuramente di più a muro e in difesa. Antonella Del Core che invece viene sostituita più spesso con Francesca Piccinini.

Nel quarto set l’Italia non c’era proprio, non riusciva a condurre la partita nel migliore dei modi, ci portiamo quindi sull’8-0 per la Russia, che è sicuramente più presente in tutti i fondamentali e grazie alla Gamova che con i suoi 208 cm mette a terra da ogni parte in cui salta e schiaccia si porta la partita al famoso tie break, quello che, come detto prima, assegnerà il primo posto del Pool A e quindi la vincitrice si scontrerà contro la quarta del girone B.
Un tie break che vede iniziare al palleggio Giulia Rondon che sostituisce Eleonora Lo Bianco, sicuramente per precauzione viste le condizioni della schiena del capitano, che negli scorsi giorni aveva saltato numerosi allenamenti per problemi fisici. Tie break più combattuto e le azzurre decise a prendersi anche questa vittoria rimangono attaccate alla Russia 8-10, ma nonostante i muri di Valentina Arrighetti, gli attacchi da seconda linea di Carolina Costagrande e Lucia Bosetti perdiamo il ritmo e la Russia si aggiudica la prima posizione della classifica del girone con un solo punto di vantaggio rispetto all’Italia. 

La Russa si dovrà scontrare contro il Brasile, mentre l’Italia, dopo essere stata sorteggiata tra le seconde e le terze classificate di entrambi i gironi, giocherà Martedì 7 Agosto ore 22 (ora italiana) contro la Korea.
Siamo giunti così ai Quarti di finale, dove le azzurre nelle ultime due edizioni si sono fermate al 5° posto, ma quest’anno sono più decise a portarsi a casa una medaglia e non commetteranno lo stesso errore commesso.
Federica Scaroni

domenica 5 agosto 2012

SVANISCE IL SOGNO OLIMPICO DI VIVIANI


La seconda giornata di prove dell'Omnium era iniziata bene per il nostro Elia Viviani ed è proseguita ancora meglio nella prova pomeridiana dello Scratch, ma alla fine il sogno di conquistare una medaglia si è infranto. Si è cominciato in mattinata con l'Inseguimento, prima prova vinta dal danese Hansen seguito dal britannico Clancy che era favorito per questa prova, mentre terzo è giunto l'australiano O'Shea che passa al comando della generale provvisoria con 17 punti. A questo punto Viviani che è arrivato settimo, dal secondo posto in cui si trovava in precedenza scende in quarta posizione con 20 punti. Si prosegue nel pomeriggio con lo Scratch che più si addice all'italiano. In questa prova infatti, Elia si esprime al meglio riuscendo anche ad avvantaggiarsi con un gruppo di altri sette corridori conquistando un giro. A quarantacinque giri dal termine c'è stata la caduta di Hansen che però è riuscito a rientrare, mentre a dieci giri dalla fine la corsa si decide con l'attacco del canadese Bell che si porta avanti insieme allo spagnolo Teurel, i due sono seguiti dal quartetto composto da Viviani, Clancy, Kluge e Coquard. Bell vince la prova ma la cosa importante è che guardando la generale provvisoria, Viviani balza al comando a pari punti con Hansen e Coquard. In serata c'è grande attesa e tensione per l'ultima prova a chilometro, quella più ostica di giornata che andrà a decidere il podio finale. Viviani sarà l'ultimo dell batteria e partirà in coppia con Hansen, ma nonostante il vantaggio di partire per ultimo quando ormai la situazione generale è grossomodo delineata, le speranze si spengono definitivamente. Elia Viviani infatti deve accontentarsi del nono posto nell'ordine di arrivo con un tempo di 1'04''239 scivolando alla sesta posizione della classifica finale dell'Omnium. L'ultima prova è stata vinta dal britannico Clancy con un tempo insuperabile di 1'00''981, secondo tempo per il giovane Hansen che va così a vincere la classifica finale. Podio completato dal francese Coquard e il britannico Clancy, solo quinto l'australiano O'Shea da cui molti si aspettavano di più. Per noi resta la consapevolezza del coraggio di Viviani di prendersi tutte le responsabilità di un intero Paese essendo l'unico italiano in gara nelle prove su pista dando a tutti un motivo per sentirsi più partecipe con il tifo e la passione in questa specialità su cui l'Italia dovrebbe investire di più. Di seguito la classifica finale dell'Omnium:

1  HANSEN Lasse Norman 27
2  COQUARD Bryan 29
3  CLANCY Edward 30
4  KLUGE Roger 33
5  O'SHEA Glenn 34
6  VIVIANI Elia 34


Oltre all'Omnium ci sono state anche le qualifiche per la velocità femminile in cui la favorita, la britannica Victoria Pendleton, piazza subito il record olimpico con 10''724 seguita dalla sfidante Anna Maers che segna un tempo più alto di soli 8 centesimi di secondo, mentre nei quarti di finale di velocità maschile, Grégory Baugé ha eliminato il tedesco Foerstmann. Grande sopresa per l'atleta del Trinidad e Tobago, Njisane Philip, che accede alle semifinali dove sfiderà il favorito Jason Kenny; le medaglie quindi verranno assegnate domani.


Angela Zaccardelli

sabato 4 agosto 2012

ANCORA GRAN BRETAGNA NELLA PISTA, MOLTO BENE ELIA VIVIANI




Eccoci alla terza giornata di ciclismo su pista delle olimpiadi di Londra. Oggi è sceso in campo anche il nostro Elia Viviani che si è cimentato nelle prime tre prove dell’Omnium che si sono svolte oggi. In mattinata  il Giro lanciato ha dato il via alle prove e a vincerlo è stato il britannico Clancy, alle sue spalle il neozelandese Archbold e al terzo posto l’australiano O’Shea. Viviani si è difeso bene arrivando sesto battutto per un soffio dal francese Coquard. Nel pomeriggio altra prova ovvero la Corsa a punti, 30 km da percorrere per un totale di 120 giri con alcuni sprint intermedi. Viviani dopo  un inizio tutt’altro che dei migliori è stato invece molto abile nel finale riuscendo a guadagnare ben due giri per un totale di 20 punti ognuno, che si sono accumulati ai sette punti guadagnati negli sprint precedenti. La prova è stata vinta dal tedesco Kluge che ha guadagnato molti punti essendo stato l’unico a conquistare tre giri, alle sue spalle il danese Hansen, quinto Viviani. Infine nell’ultima prova in gara oggi, l’Eliminazione, il francese Coquard vince davanti a Elia Viviani, terzo l’australiano O’Shea. Viviani grazie alla bellissima prova nell’eliminazione balza in seconda posizione della generale provvisoria con 13 punti comandata dal francese Coquard che ha 10 punti, al terzo posto O’Shea a 14 punti. Domani le ultime tre prove dell’Omnium in programma con l’Inseguimento, lo Scratch e il Km da fermo e la speranza è quella che la situazione si mantenga favorevole come quella odierna o che magari possa addirittura migliorare per l’italiano.

Nell’inseguimento a squadre donne le britanniche Laura Trott, Danielle King e Joanna Rowsell stravincono con un tempo di 3.14.051 abbassando ancora il record fatto da loro in precednza. Le statunitensi Hammer, Bausch e Tamayo non possono che arrendersi al dominio delle britanniche giungendo seconde con un tempo superiore alle avversarie di ben cinque secondi. Medaglia di bronzo infine alle canadesi Whitten, Glaesser e Carleton che battono le australiane.

Nella velocità uomini che durerà tre giorni, tutto come previsto con Jason Kenny che segna il nuovo record olimpico, dietro di lui Grégory Baugé e Shane Perkins, gli unici a scendere sotto i 10’’ che si sono qualificati nelle loro batterie senza alcune difficoltà.


Angela Zaccardelli



L'ITALIA ASFALTA L' ALGERIA. SI DECIDE TUTTO DOMENICA


ITALIA 3 – 0 ALGERIA (25-11/25-12/25-17)

E sono sempre loro a regalarci grandi soddisfazioni, le azzurre del volley che battono l’Algeria, avversaria non temibile per le nostre ragazze, ma partita decisiva per testare la preparazione sia mentale che fisica.

Questa volta è solo il capitano Eleonora Lo Bianco che rimane a riposo. Al suo posto Giulia Rondon che ha saputo servire molto bene una Valentina Arrighetti e una Antonella Dol Core più che presenti questa sera! Infatti sono stati 13 i punti realizzati dalla schiacciatrice napoletana e 10 per la centrale genovese Valentina Arrighetti.
Assieme a loro tutte le titolari, a partire da “Mamma fast” Simona Gioli, Lucia Bosetti, Carolina Costagrande e il libero Paola Croce che si cambiava spesso con Monica De Gennaro.

Primo set tutto in discesa per le azzurre. In partenza 8-4 al primo timeout tecnico e avanti di ben 10 punti al secondo (16-6). Arrighetti, come ho detto prima, ben servita, mette a terra tutto quello che le si offre; Carolina Costagrande non smentisce mai, come Lucia Bosetti che con i suoi mani out porta al primo set ball che chiude proprio Valentina Arrighetti con uno splendido muro.

Siamo quindi sull’1 a 0 contro l’Algeria e la formazione non cambia. La determinazione c’è, ma c’è sempre anche Valentina Arrighetti, che non ci smentisce mai quando tira fuori la sua dote calcistica, salvando una palla importantissima che cadeva da muro. È la “Messi” della pallavolo! Grazie a lei e a Antonella Del Core ci portiamo sul 2-0.

Nel terzo set viene buttata nella mischia la veterana Francesca Piccinini, che però è ben marcata e viene tenuta d’occhio dalle algerine fino a metà set. Assieme a lei entrano in campo Caterina Bosetti al posto della sorella Lucia e Jenni Barazza al posto del bomber Valentina Arrighetti.
Italia tutta a senso unico che chiude i conti anche contro le algerine grazie ad una piazzata messa a terra dalla piccola (18 anni) Caterina Bosetti.

E quindi l’Italia è prima in classifica con la Russia (con 12 punti). Proprio lei infatti sarà la prossima avversaria e in quella partita si deciderà quale sarà la prima del girone A, quella che dovrà incontrare la quarta classificata del girone B.

E dunque siamo giunti alle partite decisive. O primi o secondi, non conta molto, ma la prima o la seconda posizione determinerà la prossima partita dei quarti di finale.

Domenica quindi ore 17.45 (ora italiana), da non perdere Italia – Russia. Forza azzurre!

Federica Scaroni

venerdì 3 agosto 2012

GRAN BRETAGNA VINCITRICE SU TUTTI I FRONTI




Nell’inseguimento a squadre uomini  il quartetto britannico composto da Edward Clancy, Geraint Thomas , Steven Burke e Peter Kennaugh, già favoriti alla vigilia della finale, conquista l’oro olimpico realizzando il nuovo record percorrendo i quattro km con un tempo di 3’51’’659, abbassando il record fatto da loro stessi ieri nelle qualifiche, con una media di oltre 62 km/h. L’argento va all’ Australia che si è difesa bene ma ha ottenuto un tempo di quasi tre secondi superiore a quello dei vincitori, il bronzo è invece della Nuova Zelanda sulla Russia con un tempo di 3’55’’952.


Per quanto riguarda il keirin donne, si comincia con la semifinale in cui si qualificano sei atlete. Nella prima manche la spuntano l’australiana Anna Maers, la canadese Monique Sullivan e la ciclista di Honk Kong Wai Sze Lee, nella seconda manche invece la britannica Victoria Pendleton si qualifica davanti alla francese Clara Sanchez e la cinese Shuang Guo. Nella finale la  Pendleton batte la cinese Guo, argento anche ieri, mentre il bronzo va a Lee portabandiera di Honk Kong facendo conquistare così la prima medaglia nel ciclismo per l’ex colonia britannica. 

Infine nelle qualifiche dell’inseguimento a squadre donne  la Gran Bretagna di Laura Trott, Danielle King e Joanna Rowsell  segna il miglior tempo abbassando il record mondiale a 3’15’’669. Le medaglie verranno assegnate domani sera, mentre sale l’attesa per noi italiani di vedere finalmente domani anche il nostro Elia Viviani in pista nell’Omnium.

Angela Zaccardelli





LUPO E NICOLAI ANCORA IN GIOCO


Sembrava finita l'esperienza olimpica per i due giovani ragazzi del beach, dopo la sconfitta di ieri mattina contro Alison- Emanuel i due brasiliani campioni del mondo. Invece grazie al ripescaggio come “lucky loser” e alla vittoria di ieri notte contro i due i canadesi Binstock/Reader per 2-0 (21-16, 22-20) sono riusciti a passare agli ottavi. Ora il 3 agosto alle 19 (ora italiana) incontreranno la famosa e temutissima coppia americana Dalhausser – Rogers.

Manuel Zamburlini

PALLAVOLO MASCHILE: TUTTO FACILE!


GRAN BRETAGNA-ITALIA 3-0 (19-25 16-25 20-25)

Facile vittoria del sestetto azzurro, che batte in tranquillità il GBTeam.
C'è molto poco da dire su questa partita se non un ottima prestazione di Lasko e Zaytsev in tutti e tre i set, poco in luce il capitano Savani che non riesce ad entrare in partita se non quando entra in serie in battuta e ne tira ben 5 di cui una a 126 km/h. Nel terzo set c'è spazio anche per le riserve dentro Papi e Fei(partito dalla panchina a scapito di Birarelli) e dal 15 punto entra anche Boninfante al posto di Travica.

L'Italia chiude la partita ancora con un attacco di Lasko che si sta dimostrando davvero l'uomo più affidabile in attacco.

Ora l'Italia è seconda in classifica a 6 punti, a pari merito con la Polonia, prima c'è la Bulgaria a 9 punti.

Il prossimo impegno per i ragazzi di Berruto è sabato contro l'Australia alle 15.45 italiane.

Manuel Zamburlini 






La bici intorno allo sport: #004



Eccoci alla quarta puntata della rubrica “La bici intorno allo sport”. Ogni venerdi ci occuperemo di moltissimi temi riguardanti il mondo delle due ruote, con particolare attenzione ai movimenti di  ciclomercato e alle inchieste doping.

Ciclomercato

Dopo aver analizzato gli obiettivi di mercato delle principali squadre World Tour, nelle prossime settimane ci occuperemo di analizzare le situazioni contrattuali dei ciclisti più forti al mondo. Questa settimana ci concentreremo sui contratti e sui movimenti di mercato che coinvolgono i migliori cacciatori di classiche.

Peter Sagan: il nuovo Terminator del ciclismo mondiale non si schioderà dalla squadra che l’ha fatto diventare uno dei migliori corridori al mondo. Per lui è pronto un rinnovo di contratto alla Liquigas con un notevole aumento dell’ingaggio per ricompensarlo della stagione fantastica. Poi c’è da dire che Sagan è considerato come un figlio dal presidente Zani, che l’ha sempre considerato la sua più grande scoperta da quando è nel ciclismo. Detto questo si capisce che il campioncino slovacco difficilmente si muoverà dalla squadra italiana anche nei prossimi anni.

Philippe Gilbert: dopo il 2011 trionfale con la Lotto, un 2012 disastroso con la BMC. Lo squadrone svizzero è rimasto deluso dal belga, ma in generale da quasi tutti i nuovi acquisti. Per questo probabilmente qualcuno sembra destinato a partire, ma non è il caso di Gilbert, a cui verrà concessa un’altra stagione per tornare quello di qualche mese fa. Per gli ammiratori del belga, bisognerà aspettare il 2014 per poterlo vedere con qualche altra maglia.

Fabian Cancellara: anche per lo svizzero un anno nero, complici numerosi inconvenienti fisici e tantissime cadute. Per lui il futuro in Radioshack è quantomeno in dubbio con le voci sempre più insistenti di un suo possibile (anzi, probabile) passaggio nella nuova formazione svizzera IAM Cycling, che farà il suo esordio nel circuito internazionale nel 2013. Il nuovo team vorrebbe partire subito con un pezzo da novanta nel suo organico e Cancellara sembra essere il candidato ideale, vista la sua nazionalità svizzera e i problemi della Radioshack. Nelle prossime settimane se ne saprà di più.

Tom Boonen: il belga dell’OmegaPharma-QuickStep sarà ancora il capitano della squadra nel 2013, dopo un anno da trionfatore nelle classiche del pavé. Per lui è pronto un adeguamento del contratto che dovrebbe fargli chiudere la carriera proprio nella squadra belga.

Joaquim Rodriguez: anno fantastico anche per Purito Rodriguez, con il secondo posto al Giro d’Italia e il tanto atteso trionfo sul Muro di Huy alla Freccia Vallone. Finalmente è riuscito a compiere il definitivo salto di qualità che l’ha portato a diventare uno dei più forti corridori al mondo e la Katusha certamente non se lo farà sfilare da qualche altra squadra proprio sul più bello. Anche per lui infatti è già pronto un corposo adeguamento contrattuale per il 2013, che dovrebbe scoraggiare ogni possibile acquirente.

Filippo Pozzato: il migliore italiano per le classiche dovrà scontare qualche mese di squalifica per le telefonate con Ferrari e poi riprenderà a correre con la Farnese che gli ha concesso la fiducia necessaria a rilanciarsi ad alto livello. Nel 2014 probabilmente tornerà in una formazione World Tour, ma per il 2013 non si sposterà dalla formazione giallo-nera.

Alessandro Ballan: l’italiano per le classiche sul pavé è uno dei pochi positivi in casa BMC in questa stagione. Per lui la riconferma è pressoché d’obbligo visto il podio importantissimo alla Parigi-Roubaix.

Doping

Da segnalare solo la conferma della positività di Frank Schleck alla Xipamide anche dopo le controanalisi. Per lui si prospetta una squalifica da 6 mesi ad 1 anno. Il corridore lussemburghese ha già dichiarato che si difenderà davanti al tribunale della Wada. Difficile però che riesca a sovvertire una squalifica che sembra già scritta.

                                                                                                                                              Luca Filipas

GRAN BRETAGNA DA RECORD E LA GERMANIA ESULTA DOPO LA SQUALIFICA DELLA CINA

Cominciano sotto il dominio britannico le prove di ciclismo su pista ai Giochi Olimpici di Londra 2012. In programma oggi tre prove in cui sono state assegnate le medaglie per la velocità a squadre maschile e femminile e la prima qualificazione nell'inseguimento a squadre.


Nell'inseguimento a squadre maschile, il quartetto formato da Clancy, Kennaugh, Thomas e Burke è riuscito ad abbassare il record del mondo facendo segnare un tempo spettacolare di 3.52.499 con una media di 61,935 Km/h, staccando tutti gli avversari nel turno di qualifica. La finale in cui partiranno favoriti per l'oro ci sarà domani sera.



Nella prova di velocità a squadre maschile il terzetto composto da Chris Hoy, Philip Hindes e Jason Kenny  ha battuto i francesi D'Almeida, Baugé e Sireau con tanto di record del mondo con un tempo strepitoso di 42.600. I britannici avevano già dominato nella qualificazione dove avevano già abbassato il record a 42.747, bronzo invece per la Germania di Nimke, Levy e Enders che ha sconfitto l'Australia riproponendo così lo stesso podio di Pechino 2008.



Nella prova di velocità a squadre femminile la Gran Bretagna di Victoria Pendleton e Jessica Varnish è stata squalificata nel turno di qualificazione per cambio irregolare, si affrontanto così  Australia-Ucraina per la medaglia di bronzo, per l'oro invece Cina-Germania. Le cinesi Shuang Guo e Jinjie Gong nel primo turno hanno ottenuto il nuovo record del mondo con un tempo di 32"447 e nella finale ancora una volta sono riuscite ad abbassare il record a 32"442 regolando le due tedesche ma non hanno avuto neanche il tempo di festeggiare che il loro oro viene trasformato in argento per una squalifica a causa del cambio anticipato, l'oro quindi va alle tedesche Kristina Vogel e Miriam Welte, bronzo invece alle australiane Maers e McCulloch che hanno battuto le ucraine.


Angela Zaccardelli

giovedì 2 agosto 2012

BEACH VOLLEY: CICOLARI-MENEGATTI IMBATTUTE ACCEDONO AGLI OTTAVI


Prime e imbattute Cicolari- Menegatti che superano al tie break le canadesi Lessard-Martin e approdano agli ottavi da capolista. Tutto facile per Greta Cicolari e Marta Menegatti. Il punteggio finale di 2-1 (21-12, 23-25, 15-10) è la fotografia di un match dominato per lunghi tratti dalle atlete italiane con 23 punti per Menegatti e 21 per Cicolari. La formazione azzurra affronta la sfida con grinta e determinazione e quando vuole concede poco alle avversarie. Un team in forma fisica e psicologica che lascia ben sperare per la sfida degli ottavi. Primo set senza problemi con l'Italia che impone la cosiddetta "legge del più forte" e le canadesi che provano a inseguire. Finale scontato 21-12. Una partita praticamente chiusa viene riaperta da una piccola involuzione della coppia azzurra. Unico neo forse per troppa sicurezza, un secondo set quasi vinto e gettato via. Più equilibrata la seconda fase colpa dell'Italia che rallenta soprattutto a muro e concede al Canada la possibilità di giocarsi il parziale punto a punto e, la coppia italiana concede un paio di possibilità a Lessard-Martin che vincono il parziale 25-23. Nel tie break torna "grande Italia" e Cicolari-Menegatti schiantano le canadesi 15-10.


Antonino Romanò

mercoledì 1 agosto 2012

NICOLAI-LUPO K.O. NEL BEACH VOLLEY


Nicolai-Lupo vs Doppler-Horst 0-2 (18-21 17-21)

Si complicano un po' la vita i due azzurri del beach volley, la sconfitta di ieri sera li obbliga a vincere contro la temutissima coppia brasiliana Emanuel-Alison, che comunque hanno gia' battuto in precedenza.
Troppi errori sia in attacco che al servizio , questa è la principale causa di questa sconfitta contro una coppia che comunque ha un notevole margine tecnico.

Paolo Nicolai : "E' mancato qualcosina, noi non siamo stati al 100%, anche se nemmeno male; ma loro hanno fatto la miglior partita possibile. Ci hanno anche un po' sorpreso, abbiamo giocato diverse volte contro di loro, ma non li abbiamo mai visti giocare così. Poi quando ti gira bene... hanno difeso due palle di petto, una con un piede... E' successo un po' di tutto. Sono episodi, ma nel complesso loro hanno giocato meglio".
"Ora ci aspettano Emanuel-Alison, sappiamo chi sono ma sappiamo che se giochiamo come sappiamo li possiamo battere. I calcoli li facciamo dopo". 

Manuel Zamburlini

FINALMENTE! ANCHE PER IL VOLLEY MASCHILE ARRIVA LA VITTORIA


Italia - Argentina 3-1 (25-17 21-25 25-17 25-23)

Italia: Travica, Zaytsev, Fei, Lasko, Savani, Mastrangelo, Bari, Giovi(L).

Argentina: Quiroga, Crer, De Cecco Conte, Sole, Pereyra, Gonzalez (L)

Arbitri: Al-Naama (Qat) - Loderus (Ola)

1° set – La partenza degli azzurri è a mille, subito 5 a 2. L'Argentina fa qualche cambio ma è inutile, Lasko e Zaytsev in attacco sono infermabili. Mastrangelo in battuta e a muro fa sentire la sua presenza imponente, poco chiamato in causa Fei. Sul 21 a 15 per l'Italia difesa spettacolare di Savani che recupera una palla sporcata dal muro a fondo campo e regala a Zaytsev la palla del ventiduesimo punto! Chiudiamo il set 25 a 17.

2° set – Questa volta è l'Argentina a partire forte anche con qualche aiuto arbitrale, subito 3 a 0 per i sudamericani. Sul 12 a 8 per l'Argentina Berruto chiama in campo Simone Parodi al posto del capitano Savani, ma non riesce a cambiare l'inerzia del set, nonostante la buona prova in ricezione e

attacco. Lasko raggiunge quota 12 punti ma non basta per regalare il set agli azzurri. De Cecco smarca sempre a muro a uno i suoi attaccanti in particolare Conte che fa 9 punti! Il set si chiude 25 a 21 per i bianchi azzurri.

3° set -Savani sta fuori, dentro ancora Parodi. Il set è in equilibrio fino all’ 8 a 7 dopo di che, inizia l'ascesa dell'Italia con i muri di Lasko e gli ace di Fei e di Mastrangelo. Lasko viaggia anche a mille in attacco (17 a 9 ) Parodi finalmente entra bene in partita e chiudiamo il set 25 a 17.

4° set – E' forse il set più equilibrato, ma Weber si infuria quando vede cadere una palla per un errore di De Cecco. Il time out però non sprona gli argentini che subiscono ancora gli attacchi potenti di Zaytsev e i muri di Fei. L'italia c'è e si vede, anche Travica segue Mastragnelo e mura Quiroga, 22 a 15 Italia. Quando ci troviamo sul 24 a 18, sembra la partita chiusa, ma l'Argentina ci crede e arriva fino al 24 a 23 grazie anche agli errori azzurri. Ci pensa lasko, smarcato bene da Travica a chiudere!

Grazie anche al risultato a sorpresa di Bulgaria e Polonia che ha visto vincere per 3 a 1 la squadra di Sokolov e compagni, l'Italia può ancora puntare al primo posto nel girone che gli consentirà di incontrare la quarta dell'altra pool.

Il prossimo impegno degli azzurri sarà giovedì 2 agosto, alle ore 23 italiane, contro i padroni di casa
della Gran Bretagna.

Manuel  Zamburlini

TERZA VITTORIA CONSECUTIVA PER LE AZZURRE DELLA PALLAVOLO


Anche oggi le nostre ragazze ci hanno saputo regalare un buon spettacolo, ma hanno dovuto combattere contro le padrone di casa e quindi il tifo contro (ma molto sportivo).
ITA 3 – 0 GRAN BRETAGNA (27-25/25-12/25-12)

Il sestetto in campo cambia per le azzurre: Rondon come alzatrice, Lucia Bosetti, Carolina Costagrande e Antonella Del Core a schiacciare e difendere, centrali Simona Gioli e Jenni Barazza e Paola Croce il nostro libero.
Rimangono a rifiatare Valentina Arrighetti e il capitano Eleonora Lo Bianco.

Primo set con una buona partenza per le azzurre, in vantaggio 8-4 nel primo timeout tecnico. Grazie a una Lucia Bosetti ottima sia in attacco sia in difesa ci portiamo 16-12 al secondo timo tecnico, ma con qualche disattenzione in campo le inglesi riescono a pareggiare il punteggio sul 22-22. Chiudiamo noi con qualche difficoltà in più del previsto sul 27-25 grazie un muro di Giulia Rondon e Simona Gioli.

Il secondo set sembra essere tutto a favore dell’Italia (6-1 in partenza e 8-4 nel primo timeout tecnico), un’Italia fresca e lucida, le solite fast di “Mamma Gioli” funzionano alla perfezione e gli attacchi ben messi a terra di Lucia Bosetti. Sono loro infatti le protagoniste di questo terzo incontro dell’Olimpiade della nazionale di Barbolini. Tenuta più allo scuro è stata sicuramente Antonella Del Core (9 punti), che pur utilizzando la sua esperienza e tattica viene ben marcata, stessa cosa per Jenni Barazza che ha preso il posto da titolare di Valentina Arrighetti.
Siamo sul 24-12 e grazie a un pallonetto della Costagrande da seconda linea andiamo sul 2-0.

Nel terzo set vediamo in campo la veterana Francesca Piccinini, quarta Olimpiade per lei oggi, che subito si fa vedere in forma. Partono ancora una volta bene le azzurre, tenute alle calcagna fino al primo timeout tecnico, dove le ragazze prendono il volo e si portano al primo match point con in campo una delle più giovani atlete di questo appuntamento di Londra, ovvero Caterina Bosetti, che proprio lei con la centrale Jenni Barazza chiude i conti con le padrone di casa (25-12) e affianca così la Russia in cima alla classifica.

Ricordo che le prime quattro di ogni girone passano ai quarti di finale. La prima incontrerà la quarta classificata dei gironi, mentre le seconde e le terze verranno sorteggiate.

Prossimo appuntamento con la nazionale azzurra femminile Venerdì alle 23 (ora italiana) contro l’Algeria.

Federica Scaroni

CICOLARI E MENEGATTI ABBATTONO ANCHE LA GRAN BRETAGNA


Nel beach volley le azzurre Greta Cicolari e Marta Menegatti superano le padrone di casa Mullin-Dampney con il punteggio di 2-0 (21-18, 21-12) e volano agli ottavi di finale con un turno di anticipo. Alla Coppia della Gran Bretagna non basta l’entusiasmo dei tifosi per avere ragione delle più quotate ragazze italiane.
Mullin e Dampney reggono per buona parte del primo parziale, giocato con caparbietà, e poi crollano nella seconda fase della gara. Merito di una crescita vertiginosa della coppia azzurra che si affida alla regolarità di Greta Cicolari, superlativa in ogni momento. Ancora a fasi alterne Marta Menegatti che, come successo un paio di giorni fa, fatica a entrare in partita e dare il suo solito contributo.
Al termine i numeri raccontano di una sfida con percentuali, tra le due formazioni, non molto diverse in attacco. La differenza la fanno gli errori punto: quindici per la Gran Bretagna e solo otto per un'attenta Italia. Nel primo set lunga fase di studio. Nella fase finale alla coppia italiana basta un pizzico di concentrazione in più per lasciarsi alle spalle le avversarie. Cicolari spinge sull'acceleratore e con un servizio vincente (21-18) ammutolisce l'impianto londinese. La partita è praticamente chiusa, l'Italia domina il secondo set. Il vantaggio azzurro nasce da una serie di servizi scaraventati addosso alla Mullin, che in ricezione è in grande difficoltà. L'Italia prende coraggio e il gioco diventa più fluido assicurandosi il set ed il match in totale tranquillità, continuate così ragazze il beach volley in Italia sta crescendo grazie a voi non mollate. Il prossimo match è in programma giovedì alle ore 13 contro le canadesi Lessard-Martin. Una partita da vincere per restare al comando del girone e puntare a un tabellone favorevole.

Antonino Romanò

WIGGINS DOPO IL GIALLO ADESSO L'ORO


Bradley Wiggins conquista l'oro nella prova a cronometro vincendo nella sua Gran Bretagna rispettando i pronostici, per lui la settima medaglia in carriera tra cui il quarto oro. Wiggins, fresco vincitore del Tour de France, chiude i 44 km di corsa con un tempo di 50'39'' battendo il tedesco Tony Martin giunto al traguardo con 42'' di ritardo, medaglia di bronzo per il connazionale Christopher Froome con un ritardo di 1'08''. Una buona prova anche per lo statunitense Taylor Phinney giunto quarto a 1'58'' ma soprattutto un ottimo quinto posto dell'unico italiano in gara Marco Pinotti che paga 2'09'' da Wiggins facendo meglio dell'australiano Michael Rogers e dello svizzero Fabian Cancellara giunti rispettivamente sesto e settimo. Una prova non altezza quella dello svizzero ma comprensibile data la caduta nella prova in linea di sabato scorso, sfortuna invece per lo spagnolo Luis Leon Sanchez che poco dopo essere sceso dalla pedana per iniziare la sua cronometro è costretto a fermarsi per un salto di catena, giungerà al traguardo con oltre sei minuti di ritardo.

Angela Zaccardelli


ARMSTRONG REGINA DELLE LANCETTE


Kristin Armstrong si ripete, dopo Pechino 2008 conquista di nuovo l'oro olimpico nella cronometro. La quasi trentanovenne statunitense riesce a imporsi con facilità sul tracciato di 29 km con un tempo di 37'34'' non tradendo le attese di chi alla vigilia la dava favorita. Al secondo posto la tedesca Judith Arndt a 16'', terza la russa Olga Zabelinskaya a 23'' che conquista così il suo secondo bronzo dopo la gara in linea. Bene anche la neozelandese Linda Melanie Villumsen quarta a 25'', solo sesta la combattente britannica Emma Pooley con 1'03'', spenta invece la medaglia d'oro della corsa in linea, l'olandese Marianne Vos, che giunge al traguardo sedicesima a 3'06''. Male purtroppo le nostre due italiane in gara con Tatiana Guderzo ventunesima a 4'14'' e Noemi Cantele ventiduesima a 4'17''. Una crono che non ha regalato sorprese visto che a giocarsela sono state le favorite, speravamo in un tempo migliore per le italiane che purtroppo chiudono a secco di medaglie sia nella prova in linea che in quella contro il tempo.

Angela Zaccardelli