Pierre Rolland, il giovane francese della Europcar vince tutto solo sulla Toussuire un anno dopo la sua prima vittoria sull’Alpe d’Huez. Tappa impegnativa di 148 km con salite importanti quali il Col de la Madeleine, Croix de Fer, Col du Mollard e la Toussuire. Si parte da Albertville e subito cominciano gli attacchi per cercare di portar via una fuga. Sul Col de la Madeleine, la fuga si stabilizza, il gruppo dei fuggitivi è composto da: Moinard (BMC), Horner (RNT), Kern, Malacarne, Rolland (EUC), Scarponi, Marzano (LAM), Basso, Koren (LIQ), D.Martin (GRS), Kadri, Riblon (ALM), Feillu (SAU), Hoogerland (VCD), Trofimov (KAT), Kruijswijk, Ten Dam (RAB), Valverde, Kyryienka (MOV), C.Sorensen (STB), Kessiakoff, Kiserlovski, Vinokourov (AST), Leipheimer, P.Velits (OPQ) e Weening (ARG) e ha due minuti di vantaggio sulla maglia gialla. Sagan e Oss accelerano prima del gpm guadagnando un minuto, Kessiakoff e Petere Velits si avvantaggiano in discesa a tutta raggiunti poi da Rolland,Scarponi, Valverde, Kiryenka, Kiserlovski e Trofimov, mentre Nibali è costretto a fermarsi per un problema meccanico cambiando la bicicletta. Inizia il Coix de Fer e c’è l’attacco di Van Garderen seguito dal capitano Cadel Evans. Azione affrettata la sua a 63 km dal traguardo e infatti riesce a guadagnare solo circa 20” poiché dietro la Sky impone il ritmo con Roger in testa a tirare. Menchov si stacca e al comando restano in sette Kiserlovski e Kessiakoff (AST), Ten Dam (RAB), Horner (RNT), Kiryienka (MOV) e Rolland (EUC) ai quali si aggiunge Daniel Martin (GAR). Sul Col du Mollard sono in tre Kiryenka, Rolland e Kiserlovski con il gruppo maglia gialla che insegue a 3’. Si arriva sull’attesa salita finale della Toussuire, Rolland continua nella sua azione e finalmente ai meno dodici dal traguardo si accende la corsa anche nel gruppo dei big grazie all’attacco di Nibali che viene annullato poco dopo dal forcing di Froome che riporta prontamente il capitano Wiggins sulle ruote del siciliano. Ma Nibali non si arrende e ai meno dieci km ci prova ancora, questa volta Froome sembra in difficoltà, Wiggins insegue da solo ma soprattutto Evans cede e si stacca. A questo punto uno strabiliante Froome con grande determinazione riporta Wiggins sulle ruote di Nibali e non solo, trova anche le energie per attaccare lasciandosi indietro il siciliano e anche il suo capitano. Wiggins sembra sempre più in difficoltà e così dall’ammiraglia arriva l’ordine di fermare Froome. Intanto davanti Rolland taglia il traguardo in solitaria seguito da Pinot a 55”, poi Froome che dà 2” a Van der Broeck, Nibali e Wiggins. Nibali ha dimostrato grande cuore e coraggio attaccando più volte riuscendo così a guadagnare la terza posizione della generale ai danni di Evans ora quarto a 3’19’’. L’australiano non sembra certo avere la brillantezza dell’anno scorso, ma è stata una crisi passeggera quella di oggi oppure no? Poi c’è l’incognita del binomio Froome-Wiggins. Sembra che Froome oggi volesse provare perché si sentiva più forte del suo capitano, ci saranno delle sorprese o le gerarchie in casa Sky resteranno solide come deve essere? Di sicuro c’è ancora tanto terreno per scoprirlo.
Angela Zaccardelli
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