venerdì 13 luglio 2012

LA BICI INTORNO ALLO SPORT: #001



Eccoci alla prima puntata della rubrica “La bici intorno allo sport”. Ogni venerdi ci occuperemo di moltissimi temi riguardanti il mondo delle due ruote, con particolare attenzione ai movimenti di ciclomercato e alle inchieste doping.

Ciclomercato

Siamo in pieno Tour de France, ma il ciclomercato è più che mai vivo con tantissime trattative e colpi in vista per gli squadroni World Tour e anche per le squadre italiane. Sicuramente la crisi non facilita le nostre formazioni e alcuni sponsor storici potrebbero abbandonarle al termine di questa stagione (uno su tutti la Liquigas). Vediamo però quali sono le squadre più calde sul mercato e i loro principali obiettivi.

Astana: la formazione kazaka è sicuramente una di quelle con il budget più ampio e, in vista del 2013, ha deciso di investire sul ciclismo italiano. Saranno ben 4 gli italiani a vestire la divisa della squadra capitanata da Alexandre Vinokourov. Il più importante è sicuramente il siciliano Vincenzo Nibali (si dice che dovrebbe firmare il contratto in uno dei giorni di riposo del Tour de France), che sostituirà nei gradi di capitano Roman Kreuziger, vittima designata dopo un Giro d’Italia sotto tono. Nibali si porterà dietro due dei suoi fidi gregari alla Liquigas-Cannondale: Agnoli e Vanotti. Il quarto azzurro ad approdare in Kazakistan sarà Fabio Aru, che ad agosto passerà professionista dopo le grandissime cose fatte vedere tra gli Under 23.

Radioshack-Nissan: se l’Astana è la formazione più attiva sul mercato acquisti, sicuramente la squadra lussemburghese è quella più attiva sul fronte cessioni. Colpa di una situazione ai confini del ridicolo: un direttore sportivo (Bruyneel) in rotta con la dirigenza, una squadra in cui regnano le faide interne e due capitani (i fratelli Schleck) nell’annata peggiore della loro carriera. Come se non bastassero questi problemi, nei giorni scorsi è circolata la voce di una possibile chiusura della squadra a fine stagione. Chiusura o non chiusura, ci sono parecchi corridori che partiranno in ogni caso: Jakob Fuglsang, destinato a un ritorno con Riis alla Saxo-Bank, Oliver Zaugg e Joost Posthuma, i cui futuri sono ancora avvolti nella nebbia, e forse addirittura i fratelli Schleck (ma questa sembra più che altro una notizia uscita per alimentare il fuoco in casa Radioshack).

Liquigas-Cannondale e Lampre-ISD: le due formazioni italiane, come detto, soffrono della crisi economica che ha colpito anche il ciclismo e investiranno soprattutto sui giovani o su corridori italiani di formazioni Continental. Cosi la Liquigas potrebbe ingaggiare Alessandro De Marchi, dall’Androni, e Gianluca Brambilla, dalla Colnago, mentre la Lampre dovrebbe acquisire il neoprofessionista Luca Wackermann, Roberto Ferrari, dall’Androni, e Sacha Modolo, dalla Colnago.

Doping

Tema sempre d’attualità il doping anche in un ciclismo che sta vivendo da questo punto di vista una delle pagine più belle degli ultimi anni.

Il caso che tiene banco nelle ultime settimane è quello di Pozzato: l’atleta della Farnese è stato sospeso in via cautelare per i suoi contatti con il medico inibito Ferrari. Sia chiaro, niente doping ma solo contatti, che però non si dovrebbero avere con un professionista radiato dal ciclismo. E cosi per il veneto niente Olimpiadi, dove sarebbe dovuto essere la punta della nostra nazionale nella prova in linea. Chiesto per lui un anno di squalifica: si aspetta la sentenza della Procura Antidoping del Coni.

In parallelo dall’America rimbalzano le voci sulla riapertura di un caso Lance Armstrong, che coinvolgerebbe anche altri corridori della U.S. Postal chiamati a testimoniare contro il texano. Il sette volte vincitore del Tour de France ha detto che si tratterebbe solo di un’opera mediatica per gettare ulteriore fango sulla sua splendida carriera, ma il verdetto definitivo si conoscerà solo a fine 2012 quando l’Usada (l’agenzia antidoping statunitense) convocherà i propri testimoni per l’accusa formale ad Armstrong.

Infine segnaliamo il primo caso di doping al Tour de France 2012, con l’arresto del corridore della Cofidis, Remy Di Gregorio. Il francese sarebbe stato beccato in flagrante nella giornata di martedi (10 luglio) a ricevere sostanze dopanti nei dintorni dell’albergo. Gli agenti lo pedinavano da qualche giorno sulla scia di un’indagine partita lo scorso anno quando il corridore militava ancora tra le fila dell’Astana.

Nessun commento:

Posta un commento