martedì 3 luglio 2012

QUATTRO PUGNALATE ALLE SPERANZE AZZURRE, ITALIA TRAVOLTA. LA SPAGNA E' REGINA D'EUROPA


Loro nettamente più forti, noi stanchissimi. Finisce in finale il sogno degli azzurri, vince 4-0 la Spagna (Silva, Jordi Alba, Torres e Mata) che si conferma campione d'Europa e continua a scrivere la storia. Mai nessuno era riuscito a vincere per sei anni consecutivi, le "furie rosse" sì: nel 2008 gli Europei, nel 2010 i Mondiali, ora ancora il titolo continentale.

Tanto di cappello, la Spagna si è dimostrata più forte, ma anche più fresca mentalmente e atleticamente. Il 4-0 è davvero esagerato e ingiusto. E qui c'è una riflessione da fare, perché il calendario di certo non ha dato una mano agli azzurri. Il 24 il quarto di finale con l'Inghilterra finito ai rigori, il 28 la semifinale contro la Germania che aveva avuto due giorni in più di riposo, oggi la finale con la Spagna che aveva giocato un giorno prima rispetto all'Italia. Non sono alibi e non è un caso se la squadra di Prandelli è stata costretta a giocare in 10 dal 17' della ripresa. Prima l'infortunio di Chiellini nel primo tempo, poi quello di Thiago Motta che era entrato da appena 5 minuti come terzo cambio (Di Natale per Cassano il secondo).

Si comincia con Prandelli che fa un solo cambio rispetto all'11 anti-Germania, dentro Abate, fuori Balzaretti. La Spagna è la stessa del debutto, senza attaccanti: Fabregas centravanti finto, Silva e Iniesta esterni nel tridente.

Giocano bene i campioni d'Europa, fanno girare palla, anche se l'Italia tiene botta fino all'invenzione dei giocolieri iberici: Iniesta imbuca a destra per Fabregas che brucia Chiellini sullo scatto e mette in mezzo per l'accorrente Silva che di testa mette dentro: 1-0 Spagna. Prandelli perde anche Chiellini per infortunio, al suo posto dentro Balzaretti. La reazione azzurra c'è, l'Italia tiene palla, cerca il varco ma non lo trova, anche se qualcosa crea, ma trova sempre Casillas pronto a sventare le minacce che arrivano dalle fasce. Gli azzurri ci credono, ci prova Cassano da fuori area, bello il suo destro, ma Casillas in tuffo respinge a pugni chiusi. La notizia è che il possesso palla è azzurro, ma vuol dire poco e al 41' la Spagna raddoppia: Jordi Alba parte come un treno sulla sinistra, Xavi lo vede e gli serve un gran pallone che l'esterno spagnolo trasforma nel 2-0 bucando Buffon. Si fa durissima, Montolivo prova il destro ma trova Casillas.
Nella ripresa Prandelli prova a giocarsi la carta Di Natale che entra al posto di Cassano. Totò-gol va subito vicino alla rete, ma il suo colpo di testa è alto, poi Spagna pericolosissima con Fabregas, Proença ignora un mani in area di Bonucci, poi si rivede l'Italia con Di Natale che scarica su Casillas la palla del 2-1. Non sono fortunati gli azzurri, restano in 10 per l'infortunio di Thiago Motta appena entrato. La partita finisce qui, Torres e Mata, entrati a partita in corso, infieriscono e segnano altri due gol, finisce 4-0. Spagna campione, l'Italia non meritava questa batosta, ma almeno una cosa positiva c'è stata, ovvero l' Italia e gli Italiani hanno rispolverato le bandiere e riacceso l'orgoglio Nazionale e Patriottico che ci ha sempre contraddistinti, sperando che questa passione Azzurra cresca sempre di piu' e ci veda protagonisti sempre a massimi livelli.

Andrea Taiana

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