Thomas Voeckler,
francese della Europcar, dopo aver conquistato la tappa alpina con arrivo a
Bellegarde-sur-Valserine, fa suo anche il tappone pirenaico di oggi arrivando
tutto solo sul traguardo di Bagnère de Luchon. Dopo il giorno di riposo si
riparte da Pau con un tappone pirenaico di 197 km. Quattro le vette da scalare
in questa giornata, si comincia con il Col d’Aubisque seguito dal Col du
Tourmalet poi il Col d’Aspin infine il Col de Peyresourde salita dura lunga nove
km. Il gruppo parte con un uomo in meno, ovvero Frank
Schleck escluso dal Tour de France dopo la notizia della positività a un
diuretico giunta ieri. Dopo i primi scatti si sgancia un gruppo composto da ben
trentotto corridori composto da: Cummings (BMC), Popovych e Voigt
(RadioShack-Nissan), Voeckler e Arashiro (Europcar), Azanza, Egoi Martinez e
Izaguirre (Euskaltel), Hondo, Marzano e Stortoni (Lampre-Isd), Daniel Martin
(Garmin-Sharp), Bouet e Minard (AG2r-La Mondiale), Taaramae e Dumoulin (Cofidis),
Feillu, Levarlet e Marino (Saur-Sojasun), Hoogerland e Valls Ferri
(Vacansoleil), Giampaolo Caruso, Trofimov e Vorganov (Katusha), Casar, Fedrigo
e Ladagnous (FDJ), Kruiswijk e Ten Dam (Rabobank), Costa, Karpets e Kiryienka
(Movistar), Paulinho e Chris-Anker Sorensen (Saxo Bank Tinkoff), Kessiakoff e
Vinokourov (Astana), Sprick (Argos-Shimano). La fuga affronta l’Aubisque con
oltre 3’ di vantaggio sul gruppo maglia gialla, intanto Voeckler transita per
primo sul Gpm. Arriva il Tourmalet e il gruppo di testa comincia a perdere
elementi mentre Voeckler ancora transita per primo sul secondo Gmp di giornata.
In discesa prende il comando con il connazionale Brice Feillu mentre il gruppo
maglia gialla insegue a 10’. I due si apprestano a scalare il Col d’Aspin e
dietro di loro si forma un gruppetto di inseguitori composto da Vinokourov,
Sorensen, Voigt e Kiryenka. Ma è proprio su questa asperità che l’ultimo
vincitore del Tour de France, Cadel Evans, perde contatto dai primi grazie
anche al forcing imposto da Ivan Basso in testa al gruppo. Sul Col de
Peyresourde Voeckler resta da solo, Feillu non riesce più a tenere il suo passo
mentre il ritardo di Evans dal gruppo maglia gialla si fa sempre più pesante.
Quando mancano circa 3 km alla vetta Nibali attacca ma Wiggins accompagnato
sempre dal compagno di squadra Froome riesce a chiudere su di lui. Di nuovo un
secondo attacco di Nibali a pochi centinaia di metri dal Gpm ma Wiggins ancora
una volta va si riporta sul siciliano. Intanto Voeckler dopo aver transitato
per primo su tutti e quattro i Gmp di giornata, strappa la maglia a pois a
Kessiakof e vince la tappa facendo un’impresa straordinaria. Al secondo posto
giunge Sorensen a 1’40”, terzo Izaguirre a 3’22” stesso tempo per il quarto
Vinoukorov che batte il pugno sul manubrio per non essere riuscito a fare la
volata per il terzo posto a causa del piede sganciatosi dal pedale. Il gruppo
regolato da Nibali, Wiggins e Froome chiude a 7’09’’. Da segnalare l’ottavo e
il nono posto dei nostri Stortoni e Caruso giunti a 6’08’’ dal vincitore
Voeckler. Evans in crisi arriva perde 4’40’’ dalla maglia gialla scivolando
così in settima posizione della generale trovandosi adesso a 8’06’’ dalla
maglia gialla Wiggins. I sogni di Evans di ripetersi vincitore al Tour sono
svaniti già da alcuni giorni e con oggi anche il podio. Nibali dimostra ogni
giorno sempre più carattere con i suoi continui attacchi ma il duo
Froome-Wiggins sembra davvero infallibile e inattaccabile. Domani altra tappa
pirenaica stavolta però con arrivo in salita, occasione per Nibali di poter
chiudere questo Tour non solo con il podio ma anche con una bella vittoria.
Angela Zaccardelli
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