Eccoci alla seconda puntata della rubrica “La bici intorno allo sport”. Ogni venerdi ci occuperemo di moltissimi temi riguardanti il mondo delle due ruote, con particolare attenzione ai movimenti di ciclomercato e alle inchieste doping.
Ciclomercato
Dopo aver analizzato settimana scorsa gli obiettivi di mercato delle principali squadre World Tour, nelle prossime settimane ci occuperemo di analizzare le situazioni contrattuali dei ciclisti più forti al mondo. Questa settimana ci concentreremo sui contratti e sui movimenti di mercato che coinvolgono i fuoriclasse delle corse a tappe.
Alberto Contador: è il ciclista più pagato al mondo con i suoi 9 milioni di euro all’anno (senza contare gli sponsor) e non si muoverà dalla sua attuale squadra, la SaxoBank-Tinkoff. Si parla inoltre di un importante incremento del budget a disposizione della quadra danese per le prossime stagioni e l’idea del team manager Bjarne Riis è quella di costruire uno squadrone a disposizione di Alberto Contador. Ricordiamo che lo spagnolo rientrerà alle corse fra pochi giorni all’Eneco Tour (in vista della Vuelta) dopo la squalifica per doping e si è già dichiarato intenzionato a tornare al Tour nel 2013 con l’obiettivo di dominarlo.
Andy Schleck: è nella stagione peggiore della sua carriera e, dopo la notizia della positività del fratello ad un diuretico, le cose si sono ulteriormente aggravate per il talento lussemburghese. Si diceva che avrebbe potuto fondare un nuovo team insieme al fratello, ma a questo punto i piani sono saltati. Quasi impossibile che rimanga in Radioshack dopo la sua denuncia all’UCI del mancato pagamento degli stipendi. Più probabile un trasferimento in qualche altra squadra, anche se al momento non c’è niente di concreto.
Bradley Wiggins: il probabile vincitore del Tour de France 2012 è nella formazione più ricca del circuito e difficilmente si muoverà da li visto il suo stipendio faraonico. Probabilmente dopo la vittoria al Tour e l’inseguimento all’oro olimpico a Londra, il corridore inglese tirerà un attimo il fiato dopo essersi allenato 4-5 anni solo per questa stagione. Questo anche per dare la possibilità alla Sky di valorizzare l’altro fenomeno che ha in casa, quel Chris Froome che sembra essere il più forte in salita in questo Tour de France. Wiggins magari potrebbe ripiegare su una Giro d’Italia o su una Vuelta, ma sarà difficile vederlo al via del prossimo Tour de France.
Chris Froome: è il corridore più chiacchierato di questo Tour de France, sia per la sua condotta di gara che per la sua definitiva esplosione ad altissimi livelli. Ha dimostrato di essere il migliore scalatore della corsa francese e alla Vuelta si assisterà allo scontro diretto con il fenomeno di Pinto, Alberto Contador. Per lui le richieste di mercato sono tantissime, ma come per Wiggins sarà difficile portarlo via dalla formazione più ricca al mondo. L’unica speranza per le tante squadre che lo vorrebbero potrebbe venirsi a creare solo se la Sky proponesse al keniano un progetto tecnico non soddisfacente. Sinceramente non crediamo possa succedere.
Vincenzo Nibali: il più forte italiano per le corse a tappe firmerà dopo le Olimpiadi con l’Astana. Si porterà dietro qualche gregario fidato dalla Liquigas e molto probabilmente punterà sul Giro d’Italia nel 2013. Il contratto che lo legherà alla formazione kazaka è un biennale da 2,8 milioni netti all’anno con bonus legati ad eventuali successi in un grande giro.
Cadel Evans: dopo questa brutta stagione, il vincitore del Tour de France 2011 vorrà riscattarsi con un 2013 da protagonista. Ormai le primavere si fanno sentire, ma l’australiano della BMC potrebbe piazzare ancora un acuto. Impossibile che cambi squadra, ormai si avvia ad una chiusura di carriera in rossonero.
Ryder Hesjedal: il vincitore dell’ultimo Giro d’Italia ha un contratto importante con la Garmin-Sharp che l’ha messo al centro di un progetto pluriennale. Quasi impossibile che si muova nei prossimi due o tre anni.
Ivan Basso: il varesino della Liquigas dovrebbe chiudere la carriera nella formazione italiana, aiutando a far esplodere i tanti giovani presenti e cercando di ritagliarsi ancora uno spazio di gloria personale. Per lui si era parlato di un ruolo da gregario di lusso per Alberto Contador, ma, dopo la notizia dell’approdo in Saxo di Fuglsang, le possibilità di vedere un Basso di nuovo con Riis sono diminuite moltissimo. Dopo il Tour de France ne sapremo di più, ma l’ipotesi per il momento sembra accantonata.
Michele Scarponi: anche per lui vale lo stesso discorso di Basso. Chiuderà la carriera in Lampre cercando di cogliere ancora qualche risultato di prestigio.
Jurgen Van den Broeck: dopo la delusione dei recenti Tour, il corridore della Lotto-Belisol potrebbe decidere di improntare un 2013 all’insegna del binomio Giro-Vuelta. La soluzione sembra quella ideale sia per lui che per la Lotto, che intende rinnovargli la fiducia per un altro anno nonostante i risultati non soddisfacenti.
Teejay Van Garderen: la giovane maglia bianca della BMC potrebbe cambiare squadra dopo questo buonissimo Tour de France. I BMC puntano molto su di lui, ma l’americano potrebbe essere un po’ chiuso dalle presenze ingombranti dei moltissimi campioni in squadra. Si parla di un interessamento della Garmin e della Katusha. Vedremo nelle prossime settimane cosa deciderà di fare.
Doping
Tema doping che in concomitanza del Tour de France si anima sempre di qualche caso importante. Questa volta a finire nella rete dell’antidoping è stato Frank Schleck, il maggiore dei due fratelli lussemburghesi. Positività ad un diuretico, la Xipamide, dopo la tappa del 14 luglio vinta da Greipel. Forse per nascondere qualcosa di più grosso (EPO?), forse per perdere peso o forse è stato ingannato. Sono queste le tre ipotesi che si sono lette sui giornali e che sono emerse dalle interviste degli addetti ai lavori. La più probabile è sicuramente la prima: la classica maschera da indossare quando ti trovi con le spalle al muro, senza vie d’uscita. Una squalifica di pochi mesi (dovrebbe essere questa la pena inflitta per un diuretico) piuttosto che un caso di doping conclamato è un ottimo modo per tornare in fretta a gareggiare. La seconda ipotesi è irrealistica visto che i diuretici per perdere peso vengono assunti di solito prima delle competizioni per arrivare in una condizione di peso-forma ideale alla partenza di un grande giro. La terza ipotesi è invece possibile ed è emersa nelle ultime ore in seguito alla notizia che il diuretico in questione (la Xipamide) è ormai fuori commercio in Francia dal 2006. Esistono diuretici molto più nuovi ed efficaci in effetti, quindi il dubbio rimane. Intanto si aspettano i risultati delle contro-analisi, che potrebbero cancellare la lavagna o riempirla di ulteriori parole.
Luca Filipas
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